Un appello alla coscienza collettiva
Durante il Festival di San Sebastián, dove ha ricevuto il Premio Donostia e presentato il suo nuovo film Die My Love, Jennifer Lawrence ha sollevato forti preoccupazioni riguardo al conflitto in Medio Oriente. «Quello che sta accadendo a Gaza è un genocidio ed è inaccettabile», ha dichiarato l’attrice, trasformando la conferenza stampa in un’importante occasione di riflessione politica.
Riflessioni sul futuro
Lawrence ha messo in relazione la sua inquietudine con il futuro delle nuove generazioni, affermando che «i ragazzi che oggi votano a 18 anni cresceranno pensando che sia normale che la politica non abbia integrità». Ha avvertito che ignorare situazioni simili può portare a conseguenze anche nelle nostre comunità. Sebbene riconosca l’importanza di esprimere la propria opinione, ha sottolineato che il compito di risolvere crisi di tale portata spetta ai governi, non agli artisti. «Vorrei poter dire o fare qualcosa per cambiare questa situazione vergognosa», ha aggiunto, «ma temo che le mie parole possano solo alimentare ulteriormente il conflitto». Nonostante ciò, ha difeso il ruolo dei festival come spazi di dialogo e libertà.
Oltre al suo impegno civile, Lawrence ha parlato del film presentato, coprodotto con Martin Scorsese e già accolto con entusiasmo a Cannes. Die My Love, tratto dal romanzo di Ariana Harwicz, esplora la crisi psicologica di una madre dopo la nascita del figlio, un tema che ha toccato personalmente l’attrice, che ha vissuto un difficile periodo post-partum dopo la nascita del suo secondo bambino.